domenica 25 gennaio 2009

ARGOMENTO DEL 2 FEBBRAIO 2008. SAPIENZA


MELEDO 25 Gennaio 2009


LA SAPIENZA
Ci insegna a vedere nella natura, negli animali e nelle persone che ci circondano la mano e la presenza di Dio. Immaginiamo un tramonto, quando il sole, ridotto ad un disco infuocato, illumina con i suoi colori rossastri le montagne ricoperte di neve, trasformandole in uno spettacolo unico, oppure pensiamo ad un uragano che scarica tutta la sua furia su case ed alberi facendo volare oggetti e cose, oppure ad un torrente di montagna che scende zampillando e schiaffeggiando le pietre che compongono il letto del corso d’acqua: come può l’uomo essere autore di tutto questo se non è in grado ancora di capire tutte le leggi che regolano la vita? Se ancora non è in grado di curare le malattie e sconfiggere la morte? Deve esistere per forza un’ entità che ha ideato e creato tutto quello che ci circonda e che con la sua estrema bontà ha avuto la compiacenza di creare un essere, l’uomo, che si differenzia e si distingue da tutti gli altri esseri presenti nel creato, un essere al quale Dio ha concesso una sorta di immortalità perché l’ha dotato di una parte, l’anima, che non muore ma che ritornerà a Dio quando l’avventura terrena sarà terminata. Possiamo essere insensibili a questa notizia? Oltre a questo, il creatore ha mandato nel nostro mondo suo figlio, il quale ha accettato di compiere l’estremo sacrificio per scontare il male che l’uomo ha commesso e che commetterà non rispettando le regole che il creatore ha ideato per regolare la vita che ha avuto la compiacenza di originare e regalarci.

Se commettiamo delle azioni che creano nel nostro io un disagio, che ci rendono infelici del nostro operato e della nostra esistenza, possiamo immaginare che questo sia frutto di una sensazione ottenuta da insegnamenti che ci sono stati imposti da genitori ed educatori, fin dalla prima infanzia. Ora che avete un’età che vi permette di capire e, quindi, di scegliere se credere che tutto quello che vi hanno inculcato sia una scemenza oppure una realtà, io vi pongo la domanda: credete che tutto il rimorso che potreste sentire nel commettere azioni poco o tanto scorrette sia frutto di un’azione dello spirito che vi scombussola, vi rende nervosi, vi fa essere scontrosi, oppure tutto il malessere che avvertite è solo frutto di insegnamenti che protratti nel tempo si sono radicati nella vostra testa tanto che alla fine vi auto convincete di aver commesso delle azioni sbagliate, come se aveste subìto una sorta di un lavaggio del cervello? Sono convinto, personalmente, che tutta la sofferenza interiore che si avverte non sia altro che il rimprovero che Dio, grazie all’intervento dello Spirito, ci invia per aiutarci a capire che certe azioni non sono degne dell’essere che lui ha creato e al quale ha dato capacità, intelligenza, fantasia, capacità di ridere e tanto altro. La sapienza insegna anche, quindi, a distinguere il bene dal male e ci aiuta a scegliere il bene e non il comodo.


Vi propongo alcune riflessioni personali.



  • HO ABBASTANZA SENSIBILITà DA INTRAVVEDERE CHE LA NATURA è NATA DAL MIRACOLO CHE DIA HA COMPIUTO?

  • PERCHE? MAI DIO AVREBBE FATTO TUTTO QUESTO?

  • L’HA FATTO PER L’UOMO OPPURE PER PURA VANAGLORIA PERSONALE?

  • RIESCO AD IMMAGINARE CHE IL CREATO E? UN REGALO DI DIO?

  • SE INTUISCO E CAPISCO QUESTA REALTA, QUALI SONO PER ME LE CONSEGUENZE?

  • QUANDO COMMETTO UN’AZIONE QUALSIASI SO CAPIRE SE è BENE O MALE?SENTO IL RIMORSO?

  • DA COSA NASCE?

  • E? UNA CONVENZIONE CHE MI è STATA INCULCATA?

  • E' FRUTTO DI COSA?

Ciao a Tutti.

Paolo

P.S. per Silvia... lunedì 2 Febbraio tocca a te....in bcca al lupo

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